Torre Perla di Palidoro

Descrizione sintetica

Alla foce del Rio Palidoro, sul litorale romano, si innalza alta nel cielo, con i suoi 20 metri di altezza, la torre Perla di Palidoro. Eretta tra l’VIII e il IX secolo d.C. sui resti di un’estesa villa romana, aveva la funzione di proteggere gli abitanti del territorio dalle navi nemiche che solcavano i nostri mari.

I piedi di Torre Perla furono testimoni di numerosi omicidi avvenuti per mano tedesca, tra i quali, quello del vicebrigadiere Salvo D’Acquisto e di tre giovani cittadini italiani Pietro Fumaroli, Renato Rosata e Giuseppe Canu.

Il 23 settembre del 1943 il vicebrigadiere D’Acquisto, a soli 23 anni, con coraggio e altruismo, sacrificò la propria vita per quella di 22 ostaggi tedeschi, salvandoli dalle decisioni imposte dal comandante delle SS di stanza in zona. Lo stesso giorno, a seguito di un rastrellamento tedesco, vennero reclutati al servizio del Wemgamen Pietro Fumaroli, Renato Rosata e Giuseppe Canu, con la promessa della libertà al momento della fine dei lavori. I tre ragazzi la libertà non la raggiunsero mai, perché le loro vite furono spezzate, per gioco o per crudeltà, per aver pescato il fiammifero più corto.

Torre Perla, oggi, rappresenta un luogo per ricordare a tutti noi il come il coraggio e l’altruismo a volte non bastino a combattere contro la crudeltà e l’odio che appanna la vista e i cuori.

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