Quartiere Giuliano-Dalmata
Descrizione sintetica
Il Museo Fiumano nasce come museo diffuso con l’intento di ricordare la storia di tutte le persone che hanno dovuto affrontare il lungo viaggio dalla Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia all’Italia nella speranza di un futuro migliore.
Parliamo e demonizziamo il regime nazi-fascista ma il regime comunista non fu da meno. La vita di ogni individuo era diventata al limite dell’impossibile, tra incarcerazioni e sparizioni i cittadini italiani non potevano più dirsi al sicuro. Ognuno di loro si sentiva cittadino in una terra straniera ed era stato privato della propria identità comune. La perdita identitaria, unita alle persecuzioni da parte del regime, ha fatto si che i cittadini di quegli stati perdessero il senso di appartenenza a quella terra e, quando ciò viene meno, per non di disgregarci come persone e per preservare la nostra vita, dobbiamo conservare e custodire i nostri ricordi più preziosi e tramandare la nostra testimonianza alle generazioni future.
«Nessun ritorno è possibile. Pensiamo […] al perché della nostra assenza, della nostra dispersione nel mondo […]. Lasciamo la nostra città nelle stampe antiche e nelle vecchie fotografie, oppure innalziamola nel mondo intangibile dei sogni, facciamone il simbolo del patire umano, di un legame che va al di là dei fatti storici e politici. Scacciamo dai nostri cuori ogni risentimento, ogni sentimento di un’offesa patita e apriamoli piuttosto alla pietà per l’uomo, assai più virile, perché più difficile, perché esige coraggio, fede, pazienza […]» (Santarcangeli, Il porto dell’aquila decapitata, 1969).